Quanti erano, come vivevano, che cosa mangiavano gli italiani al tempo di Leonardo.
La rivoluzione della stampa
La stampa a caratteri mobili approdò in Italia nel 1464, quando nel monastero benedettino di Subiaco, a 70 km da Roma, giunsero i monaci tedeschi Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz: con la fusione dei caratteri mobili messi a punto una decina d’anni prima da Gutenberg. Nel 1470 aprì la sua bottega il primo stampatore italiano, il messinese Giovanni Filippo De Lignamine e ben presto l’Italia superò tutti. Lo dimostrano le cifre delle edizioni stampate (con tirature fra 300 e 1000 copie) alla fine del Quattrocento.