Nel suo nuovo libro, Vi aspettavo, la giornalista Antonella Mascali evoca gli italiani normali, diventati eroi loro malgrado. Italiani che hanno fatto con dignità e giustizia quello che dovevano fare.
È l’Italia che amiamo, quella che vorremmo sempre ricordare.
Per la prima volta, ecco una raccolta delle ultime parole, diventate un testamento spirituale, di servitori dello Stato, ciascuno nel proprio campo: magistrati, investigatori, politici, sacerdoti, giornalisti, avvocati che per non aver mai arretrato nel loro compito, anche se avevano avuto la percezione dell’isolamento e della morte dietro l’angolo, sono stati uccisi. Ed è solo una parte infima di tutte le storie, delle troppe storie tragiche della nostra Italia, un Paese che continua ad essere anormale. Dove la corruzione è la regola e non l’eccezione. Dove la Mafia Spa è sempre al primo posto per fatturato. Dove chi fa soldi facili ed evade le tasse viene visto da tanti, troppi, con ammirazione. Dove il merito è un miraggio e la raccomandazione un fatto normale o un male ineluttabile. Dove la cultura, l’arte, il turismo, il nostro petrolio, sono un investimento secondario. Dove la scuola sta precipitando nell’abisso e i cervelli in fuga sono già fuggiti.
Sono storie di uomini normali. Ma proprio perché normali, con il senso dell’etica, del dovere, sono diventati eroi. Sono storie emblematiche, simboliche di tante altre. E tante altre si intrecciano e vengono ricordate attraverso esse.
Il sacrificio estremo della vita è valso a qualcosa? La vita stravolta delle loro famiglie ha un senso? Sarebbe ipocrita, da parte mia, rispondere un sì assoluto. La realtà che ci circonda mi fa pensare, con profonda amarezza, dopo aver ripercorso quelle vite, che il loro sacrificio sia servito solo in parte. Almeno finora.
Ecco perché bisogna fare atto di memoria: per far rivivere quegli eroi loro malgrado, per essere vicino alle loro famiglie, per dare una sferzata a questo Paese pieno di marciume ma anche di tante persone che il marciume lo detestano. Pieno di persone che faticosamente, ogni giorno, fanno quello che devono. Le testimonianze, quelle di familiari e amici, confermano drammaticamente, ancora una volta, che in un altro Paese del mondo “progredito” le loro vite non sarebbero state spezzate da mafiosi, terroristi, stragisti. Il libro propone un quadro esaustivo dei fatti di sangue che hanno caratterizzato la democrazia (malata) italiana dagli Anni ‘ 70 in poi. In questo modo, permette di conoscere meglio, o per la prima volta, gli eroi moderni dopo i partigiani che ci hanno liberato dal fascismo.