Cosa sia una frontiera, quale ne sia lo spessore, il peso, l’odore, e quello di chi la attraversa; quali persone abbia salvato, quante ne abbia condannate, attraendo con le luci appena al di là e poi tradendo con rabbiosi dirupi che ingoiano corpi; quali miti e narrazioni si impiglino al filo invisibile o spinato che separa l’inseparabile, ovvero un paesaggio, una natura, che vivono di continuità e che solo l’incuria o l’amorevolezza dell’essere umano possono rendere differenti. Le risposte le troverete nel ultimo libro dello scrittore e storico Enzo Barnabà intitolato Attraversare i muri.
Cosa sia una frontiera veniamo a saperlo con più forza dal prezioso libro di Enzo Barnabà, instancabile e coltissimo indagatore dei luoghi tra Ventimiglia e Mentone (ma non solo…), e dai dipinti di Viviana Trentin, non semplice commento ai testi ma lampi di colore dalla forte eticità alternati al bianco e nero delle pagine. Il filo che lega i due è costituito da capitoli e altri colori che illustrano storie e drammi, ma anche grandi sogni e altrettanto grandi truffe, di un confine divenuto cardine, soprattutto dalla metà del Novecento ai giorni nostri, terra di antifascisti e di ebrei in fuga dal nazifascismo e di migranti.
Attraversare i muri, è una risposta a quanto è accaduto e sta accadendo sotto i nostri occhi, che qualcuno ottusamente chiama invasione e altri, più coscienti, migrazione epocale.