La Biblitoteca Apostolica Vaticana programma di digitalizzare migliaia dei suoi storici manoscritti che datano dalle origini della Chiesa fino al XX secolo.
Il progetto punta a convertire in formato digitale circa un milione e mezzo di pagine della Biblioteca per renderle disponibili online. Si parla di una prima fase in cui verranno convertiti 3.000 manoscritti nell’arco di 4 anni.
« I manoscritti che saranno digitalizzati vanno dall’America precolombiana fino alla Cina e al Giappone, passando attraverso tutte le lingue e le culture che hanno caratterizzato la cultura europea », dice Mons. Jean-Louis Brugues, archivista e bibliotecario della Santa Romana Chiesa.
Tra i più importanti libri da digitalizzare ci sono il Virgilio Vaticano, un codice scritto a Roma nel 400 a.C., che contiene antichi disegni ed illustrazioni: una versione bilingue (in greco e latino) dell’Illiade; un raro manoscritto azteca precolombiano; la Bibbia Urbinate, capolavoro dell’editoria rinascimentale creato a Firenze tra il 1476 e il 1478; e una versione della Divina Commedia con illustrazioni di Sandro Botticelli realizzata per Lorenzo il Magnifico.
La Biblitoteca Apostolica Vaticana fu creata nel tardo XIV secolo da papa Niccolò V Parentuccelli ed è considerata una delle più importanti collezioni al mondo di documenti storici e contiene 1,6 milioni di libri.