I prossimi Campionati Europei di Calcio puntano a sconfiggere anche gli scandali della politica e la paura del terrorismo. Una festa dello sport che vuole riconquistare grandi e piccini.
L’edizione numero 15 dei Campionati Europei, al via venerdì 10 giugno a Saint-Denis con la sfida tra la Francia paese ospitante e la Romania, si presenta, senza dubbio, una delle più tribolate, attese e temute degli ultimi anni. Un’edizione faticosa dovuta agli scandali della politica del calcio, sempre per motivi che con gol e fuoriclasse hanno poco a che fare, ai quali si è aggiunta la paura di attentati terroristici. Sarà, questa, anche la prima a livello di Nazionali a disputarsi dopo lo scandalo che ha travolto e riscritto i vertici della Fifa, la Federazione che governa nel mondo del pallone. Scandali che hanno portato alla squalifica del presidente Sepp Blatter, in carica dal 1998, e di Michel Platini, presidente Uefa con l’accusa di corruzione, gettando ombre sugli ultimi vent’anni di gestione, con particolare riferimento all’assegnazione dei Campionati del mondo in Sudafrica nel 2010 e a quelli futuri in Russia e in Qatar, rispettivamente nel 2018 e nel 2022. Assegnati, secondo le accuse, dietro il pagamento di tangenti quando tutto faceva pensare che si sarebbero svolti in Inghilterra e negli Stati Uniti. Interessi così enormi che proprio lo smacco per la mancata assegnazione dei Mondiali ha spinto gli inglesi, gli Stati Uniti e perfino l’Fbi a indagare sulla Fifa, smascherando, di fatto, un sistema di corruzione e malcostume che tutti citavano, spifferavano e sospettavano ma che mai, fino al 27 maggio del 2015, nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare.
Biagio Picardi
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Nato a Lagonegro, un paesino della Basilicata, e laureato in Scienze della Comunicazione, vive a Milano. Oltre che per Radici attualmente scrive per Focus Storia e per TeleSette e realizza gli speciali biografici Gli Album di Grand Hotel. In precedenza è stato, tra gli altri, caporedattore delle riviste Vero, Stop ed Eurocalcio e ha scritto anche per Playboy e Maxim. Nella sua carriera ha intervistato in esclusiva personaggi come Giulio Andreotti, Alda Merini, Marcello Lippi, Giorgio Bocca e Steve McCurry.
Il coraggio di denunciare, in molti l’hanno avuto ma le forze in campo erano ancora molto ma molto squilibrate. Ci sono voluti i commissari e gli ispettori della FBI coadiuvati dalla giustizia statunitense a poter far avanzare l’enorme « dossier ».