È tempo di cavoli in tutte le sue sfumature culinarie ma anche linguistiche. In effetti questa verdura è anche finita nelle esclamazioni che nessuno vorrebbe sentirsi rivolgere, nemmeno per scherzo, anche perché funge spesso da eufemismo per non dire la parola “cazzo”.

“Testa di cavolo”, infatti, si dice di persona poco intelligente o cocciuta.

“Non valereun cavolo” o“non contare un cavolo” significa non contare per nulla, non avere nessuna importanza.

“Fare una cavolata” vuol dire commettere una sciocchezza.

“Che cavolo fai?” si dice per un’azione maldestra.