C’è un condono che non infastidisce nessuno, che non attira antipatie; che non richiede file agli sportelli dell’ufficio postale per versare il “dovuto”: è il condono “relazionale” e ne abbiamo tutti un estremo bisogno.
Stiamo vivendo, ognuno lo avverte, un tempo di riforme, di cambiamento. Forse sarà l’effetto, in Italia, della spinta data dal nuovo governo sotto la gestione di un quarantenne, forse, all’estero, (pensiamo all’Ucraina) sarà l’ansia di vedersi finalmente sdoganati da influenze satellitari e da modelli e stereotipi ereditati da una storia ancora incombente, anche se ormai inadatta alle sensibilità dei più.
Sta di fatto che questa smania del ‘nuovo’ non solo serpeggia, ma intesse tante trame, pensieri e aspettative della nostra vita.
Per noi italiani, poi, è proprio ormai un’esigenza vitale quella di non appiattirsi e soprattutto di non accontentarsi di sanare situazioni passate solo perché finora si è fatto così.
Adriano Pischetola / Città Nuova
Rocco Femia, éditeur et journaliste, a fait des études de droit en Italie puis s’est installé en France où il vit depuis 30 ans.
En 2002 a fondé le magazine RADICI qui continue de diriger.
Il a à son actif plusieurs publications et de nombreuses collaborations avec des journaux italiens et français.
Livres écrits : A cœur ouvert (1994 Nouvelle Cité éditions) Cette Italie qui m'en chante (collectif - 2005 EDITALIE ) Au cœur des racines et des hommes (collectif - 2007 EDITALIE). ITALIENS 150 ans d'émigration en France et ailleurs - 2011 EDITALIE). ITALIENS, quand les émigrés c'était nous (collectif 2013 - Mediabook livre+CD).
Il est aussi producteur de nombreux spectacles de musiques et de théâtre.