Intervista ad Alessandro Costacurta, Vice commissario della Federazione Italiana Gioco Calcio.
Per rilanciare la Nazionale, la giunta del Coni [Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ndr], a fianco del commissario Roberto Fabbricini, ha voluto l’ex difensore del Milan Alessandro “Billy” Costacurta nel ruolo di vice. Il sub commissario, oggi 51enne, con la maglia azzurra ha disputato 59 partite tra il 1991 e il 1998, partecipando anche a due Mondiali (1994 e 1998) e a un Europeo (1996). Il suo compito, forse ingrato, sarà soprattutto scegliere il prossimo commissario tecnico. Quello che, prendendo quest’estate il posto del “provvisorio” Gigi Di Biagio, dovrà portarci agli Europei del 2020, quelli “itineranti” che, partendo proprio da Roma, si giocheranno in giro per gran parte del Vecchio Continente. Per ridare credibilità al nostro calcio, ci sarà tanto da lavorare. Costacurta l’ha spiegato a RADICI con la diplomazia di un consumato politico.
Qual è il primo traguardo che la FIGC [Federazione Italiana Gioco Calcio, ndr] deve raggiungere?
Abbiamo un compito complesso, articolato e certamente stimolante. Un primo traguardo da raggiungere è senza dubbio quello di riallacciare il rapporto tra la Nazionale e i tifosi compromesso dalle ultime vicende sportive. L’affetto non manca, ma come soggetto istituzionale dobbiamo poter garantire indicazioni in termini di indirizzo e relative certezze.
Biagio Picardi
Nato a Lagonegro, un paesino della Basilicata, e laureato in Scienze della Comunicazione, vive a Milano. Oltre che per Radici attualmente scrive per Focus Storia e per TeleSette e realizza gli speciali biografici Gli Album di Grand Hotel. In precedenza è stato, tra gli altri, caporedattore delle riviste Vero, Stop ed Eurocalcio e ha scritto anche per Playboy e Maxim. Nella sua carriera ha intervistato in esclusiva personaggi come Giulio Andreotti, Alda Merini, Marcello Lippi, Giorgio Bocca e Steve McCurry.