Lorenzo Tosa analyse pour RADICI un trait de caractère fortement ancré chez les Italiens : la plaisanterie au (mauvais) goût machiste et sa portée, lourde de conséquences.
Una “goliardata”. Nelle ultime settimane questo termine che suona persino un po’ desueto è tornato prepotentemente al centro del dibattito pubblico italiano. Secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, è un sostantivo femminile che indica “un’azione, impresa, discorso o affermazione che hanno il carattere dell’improvvisazione, della leggerezza, della spacconata, e nello stesso tempo dell’audacia, dell’arditezza, della baldanza non conformistica tipica dei goliardi”. Un’impresa, insomma. Un atto temerario che scomoda e richiama la sfera semantica dell’eroe, audace, a tratti geniale. E, soprattutto, anticonformista.
Lorenzo Tosa, 35 anni, giornalista professionista, grafomane seriale, collabora con diverse testate nazionali scrivendo di politica, cultura, comunicazione, Europa. Crede nel progresso in piena epoca della paura. Ai diritti nell’epoca dei rovesci. “Generazione Antigone” è il suo blog.