Il detto ha origine da una frase dei Sermoni di sant’Agostino: Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere (“Errare fu umano, ma è diabolico perseverare per animosità nell’errore”). Il filosofo-teologo del IV-V secolo si era forse a sua volta ispirato a una frase di Cicerone (“Ogni uomo può sbagliare: ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore”) o a un’altra contenuta nelle Storie di Livio (“L’errore umano merita perdono”).
Il significato è chiaro: sbagliare fa parte della natura umana, ma questa non è una scusa per rifare gli stessi errori, è anzi proprio attraverso l’esperienza dell’errore che si può crescere e migliorare.