Il pianoforte è il cuore pulsante di Ezio Bosso. Una malattia degenerativa che lo ha costretto alla sedia a rotelle è solo un minuscolo puntino che non gli impedisce di andare avanti pur in mezzo a tanta sofferenza. Si chiacchiera di musica e di vita con un direttore d’orchestra, compositore e pianista ormai riconosciuto sulla scena italiana e internazionale.
“È la musica che mi ha scelto”. Si sente un privilegiato, malgrado la vita l’abbia costretto a lottare contro una malattia neurodegenerativa. La musica gli ha riempito l’esistenza oltre ad avergli fatto ottenere riconoscenze, premi e cittadinanze onorarie. Va avanti anche se, nel settembre 2019, ha annunciato la cessazione dell’attività di pianista.
Ezio Bosso – uno dei pianisti, compositori e direttori d’orchestra di maggior talento del panorama musicale internazionale – ci aspetta in un bar del centro di Roma. Sorseggia birra, insieme alla sua assistente. Mi accoglie con un sorriso, col suo solito ciuffo ribelle. Pacato, di una sensibilità unica. Ci racconta subito il suo sodalizio con il regista Gabriele Salvatores per cui ha firmato la colonna sonora di Io non ho paura, Quo vadis, baby e Il ragazzo invisibile. Poi si inizia a ragionare sul valore della musica, da insegnare nelle scuole fin dalla più tenera età…