In una sonnolenta domenica pomeriggio di Matera, uno uomo in camicia e pantaloni spiegazzati, con una folta barba bianca, fa la sua comparsa al Cara (Centro di accoglienza per i richiedenti asilo).
Quell’uomo è una leggenda del cinema italo-americano, si tratta di Francis Ford Coppola, pluripremiato realizzatore di capolavori come la trilogia de Il Padrino, Apocalypse now, Rain man e tantissimi altri.
Giunge al Cara di Matera per guardare in volto e stringere la mano ai migranti che in questi mesi sono arrivati in Italia per chiedere asilo politico; lo stesso Coppola è infatti nipote di italiani emigrati negli Stati Uniti originari proprio di Matera. Il messaggio che il regista ha lasciato agli ospiti del centro è di quelli da ricordare per tutta la vita:
« Sono venuto a incontrarvi perché anche se vivo in California, che è molto lontana da qui, leggo sui giornali di quanta gente oggi è costretta a lasciare il suo Paese in cerca di una vita migliore, di una opportunità per una vita migliore. Sono venuto da voi a congratularmi per il coraggio dimostrato nell’affrontare un viaggio dalla meta incerta. Avete fatto un viaggio difficile senza sapere a cosa andavate incontro. Complimenti per il vostro coraggio. Il successo passa anche dal fallimento; se non vi arrenderete mai supererete tutte le difficoltà ».
Il maestro Coppola ha poi donato carte telefoniche agli ospiti del centro, in cambio di una promessa: « Chiamate casa. E dite ai vostri genitori e ai vostri figli: ‘Non mi arrenderò mai! I will never give up! »