Romanzo famigliare che attraversa la storia italiana dagli anni ’30 fino quasi ai nostri giorni, L’Anima ciliegia è una delle opere più conosciute della scrittrice italiana Lia Levi. Paganina, la protagonista del romanzo, è figlia di Anita e Pietro, un padre così profondamente ateo che avrebbe desiderato chiamare sua figlia Ateina. La giovane Paganina cresce forte e indipendente, con una passione per gli eroi. Si innamora giovanissima di Guglielmo, amico del fratello e come lui partigiano. Insieme, attraverseranno da spettatori privilegiati la storia d’Italia. La scrittrice bilancia in modo sapiente la grande storia con le vicende private dei suoi personaggi, tessendo le fila di un libro che parla d’amore: per la politica, per i figli, per un ideale, per il compagno di una vita. Il titolo descrive il carattere di Paganina e, come racconta l’autrice, quello di ogni donna. Un desiderio ambivalente che spesso non si ha il coraggio di ascoltare. Un desiderio di solitudine, di avere uno spazio per sé, accanto a quello d’amore per la propria famiglia. Ogni donna, per Lia Levi, dovrebbe imparare ad essere l’eroina di se stessa. Come Paganina.
Née en 1991 à Lanciano, Francesca Vinciguerra a récemment obtenu son diplôme en littératures française et européenne dans les universités de Turin et de Chambéry, avec un mémoire en littérature post-coloniale française. Depuis septembre 2016, elle vit à Toulouse, ville où elle a entrepris une collaboration avec la revue RADICI et a terminé un service civique avec l’association de musique baroque Ensemble baroque de Toulouse.