È l’unica “muta” del nostro alfabeto, e si vendica comparendo nelle forme del verbo avere, praticamente a caso. Ecco come non farsi ingannare.
Voi pensate la frustrazione. In una lingua come l’italiano, in cui le lettere si pronunciano tutte come sono scritte, lei no, è l’unica che non si sente. Muta.
Non stupisce che debba trovare il modo di vendicarsi. E, infatti, la “h” in italiano si vendica comparendo nelle forme del verbo avere apparentemente a caso: ho, hai, ha, hanno.
Il motivo per cui la “h” c’è in queste forme è legato alla storia della nostra lingua. Il verbo avere in italiano deriva dal latino habere, che cominciava con l’h.
Nel corso dei secoli la “h”, che appunto non veniva pronunciata, si è persa anche nella forma scritta.
Mariangela Galatea Vaglio
Mariangela Galatea Vaglio, née à Trieste est journaliste et écrivaine. Elle a publié "Didone, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2014); "Socrate, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2015), "L'Italiano è bello" (Sonzogno, 2016). Elle est actuallement collaboratrice pour L'Espresso, Valigia Blu et Archeostorie.it. Elle est ainsi autrice du blog "Il Nuovo Mondo di Galatea".