Un nuovo disegno di legge approvato recentemente al Senato introduce una novità in merito alla valutazione della condotta in classe per gli alunni italiani nelle scuole secondarie di primo grado (da 11 a 14 anni) e secondo grado (da 14 a 19 anni). Per il ministro dell’istruzione Valditara “rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. Questi ultimi avranno la possibilità di bocciare un alunno per il suo comportamento in classe. Se un alunno, infatti, riceve un 5 in condotta alla fine dell’anno (i voti vanno da 1 a 10), scatta automaticamente la bocciatura. Questa misura fa discutere perché in tanti si chiedono se un 5 in condotta può risolvere il problema dell’indisciplina dei giovani a scuola.