Il romanzo racconta il passaggio dall’infanzia alla vita adulta di Arturo Gerace, che vive fino all’età di sedici anni sull’isola di Procida, senza allontanarsene mai. Figlio di Wilhelm, padre adorato ma schivo e assente, Arturo non ha mai conosciuto sua madre, morta nel darlo alla luce. Nelle settimane che trascorre solo in compagnia della sua cagna Immacolatella, Arturo vive nel palazzo di famiglia, leggendo, progettando lunghi viaggi ed esplorando il mare e gli anfratti dell’isola. Tutto cambia quando suo padre rincasa da uno dei suoi viaggi insieme a Nunziata, la sua nuova moglie, di sedici anni. I sentimenti contrastanti che Arturo prova per la giovane matrigna lo spingono ad uscire dall’infanzia ed infrangono la bolla fragile e dorata della sua esistenza.
Née en 1991 à Lanciano, Francesca Vinciguerra a récemment obtenu son diplôme en littératures française et européenne dans les universités de Turin et de Chambéry, avec un mémoire en littérature post-coloniale française. Depuis septembre 2016, elle vit à Toulouse, ville où elle a entrepris une collaboration avec la revue RADICI et a terminé un service civique avec l’association de musique baroque Ensemble baroque de Toulouse.