“Nulla è più essenziale a una società che la classificazione dei suoi linguaggi. Cambiare questa classificazione, spostare la parola, è fare una rivoluzione”. A scriverlo è il linguista e semiologo francese Roland Barthes nel suo saggio Critique et vérité, convinto che la rivoluzione possa cominciare dalle parole. In questo articolo vi facciamo scoprire come la lingua italiana associa, ingiustamente, quasi sempre il nome di un animale ad espressioni offensive e degradanti, e magari vi spingerà a fare una piccola rivoluzione nel linguaggio...