Questa caricatura è apparsa su Il Fischietto, una rivista satirica d’impostazione liberale, quindi a favore della politica di Cavour, molto diffusa in Italia durante il Risorgimento. Nel 1857 l’Italia era divisa in vari Staterelli: Regno Sardo, il Lombardo-Veneto degli austriaci e tre Stati indipendenti ma sotto il controllo dell’Austria: i Ducati di Parma, Modena e Toscana; al Centro c’era lo Stato della Chiesa e al Sud il Regno delle Due Sicilie, sotto i Borbone. Cavour, all’epoca presidente del Consiglio dei ministri, aveva un sogno, quello di “fare l’Italia”, cioè renderla uno Stato unitario sotto i Savoia. Per riuscirci bisognava ingaggiare una nuova offensiva contro l’Austria: la Seconda guerra d’Indipendenza (1859). Cavour sapeva che l’esercito piemontese da solo non poteva farcela, quindi si rivolse al re di Francia per quella che possiamo definire “un’unione di convenienza”.
La vignetta è una rivisitazione dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni (1785-1873) e illustra la situazione italiana nel 1857: Renzo (che rappresenta il Piemonte) a fianco di Lucia (l’Italia) dice a don Abbondio (Cavour): “Avevate pure promesso di maritarci…” e don Abbondio risponde “Don Rodrigo (Napoleone III) non vuole”.
Le “nozze” fra il Piemonte e l’Italia, infatti, vennero alla fine osteggiate dal sovrano francese, che nel 1859 decise di non proseguire più la guerra contro l’Austria.