Per via della crisi economica, gli italiani sono molto attenti alle loro spese e invece di comprare nuovi beni, privilegiano riparazioni e riciclaggio. Un nuovo mercato in espansione.
Quando “crisi” e “riparazione” vanno a braccetto. Si compra di meno, si aggiusta di più. È una tecnica di sopravvivenza. Così nascono catene di negozi dedicate al salvataggio di abiti consunti. Lavorano intensamente i calzolai chiamati a fare gli straordinari per risuolare scarpe. Vanno per la maggiore i meccanici capaci di dare sprint ad automobili che hanno superato i 200.000 chilometri. Ci sono le file nei centri d’assistenza specializzati nell’approvvigionamento e nell’installazione di pezzi di ricambio per elettrodomestici. La lavatrice non si butta più. Si ripara, poi si ripara, poi si ripara di nuovo.