Se un visitatore dovesse trovarsi a passare in una piccola cittadina del centro Italia alla sera di un qualsiasi 23 dicembre, diciamo intorno alle 18:00, si ritroverebbe d’un tratto sgomento. Le campane suonerebbero a festa, l’esplosione di gioia della folla lo circonderebbe senza una ragione apparente. Starebbe assistendo ai festeggiamenti della Squilla di Lanciano, in Abruzzo, quando per un’ora intera gli abitanti della piccola cittadina si scambiano non solo saluti, ma anche abbracci e parole dolci, per sotterrare – prima delle feste – ogni discordia nata durante l’anno passato. Se poi il visitatore, curioso, volesse saperne di più e seguisse alcuni degli abitanti nei loro spostamenti, li vedrebbe introdursi con rispetto nell’uscio della casa della persona più anziana in famiglia, pronta a ricevere i suoi discendenti con la mano tesa, per un baciamano ossequioso.
Née en 1991 à Lanciano, Francesca Vinciguerra a récemment obtenu son diplôme en littératures française et européenne dans les universités de Turin et de Chambéry, avec un mémoire en littérature post-coloniale française. Depuis septembre 2016, elle vit à Toulouse, ville où elle a entrepris une collaboration avec la revue RADICI et a terminé un service civique avec l’association de musique baroque Ensemble baroque de Toulouse.