Delle due l’una: o al Parlamento italiano ci sono degli accaniti lettori oppure siamo davanti all’ennesimo spreco di denaro pubblico.
Secondo un’indagine del Corriere della Sera, a carico dei cittadini ogni anno ci sono 165.000 euro per acquistare quotidiani e riviste che finiscono sulle scrivanie dei deputati del Parlamento; ancora poco, rispetto agli oltre 5 milioni annui spesi per le copie cartacee di leggi e decreti. Strano, dato che lo Stato ha recentemente stanziato fondi per oltre due milioni di euro per dotare i parlamentari di tablet e computer, proprio per limitare lo sperpero di carta. Un pozzo senza fine, e più si scava più si trovano sprechi, fino ad arrivare alla cifra complessiva di 7 milioni di euro consumati in carta e giornali per il Parlamento italiano. Da qui la domanda: forse che i nostri onorevoli sono così poco produttivi perché passano la giornata a leggere?