È il primo italiano a entrare nella top 10 dei finalisti del Global Teacher Prize: oltre 12 mila le candidature, per il concorso che ogni anno sceglie “il migliore insegnante del mondo”. Si chiama Carlo Mazzone, omonimo dello storico allenatore in Serie A, ma insegnante di professione. Ha 55 anni, viene dalla Campania, e insegna Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Informatica all’Istituto Giambattista Bosco Lucarelli di Benevento. Dopo aver lavorato come consulente informatico, Carlo ha scelto di insegnare in un’area ad alto tasso di disoccupazione e la sua principale innovazione è stata di creare un metodo speciale, che chiama Vivariumware. Divide gli alunni in piccoli gruppi che devono simulare una mini-impresa. Ogni alunno ha quindi il proprio ruolo di lavoro e, insieme con i compagni, deve realizzare in autonomia un progetto tecnologico. Motivato e molto preparato, ecco quello che ha detto se dovesse vincere la ricompensa di un milione di euro: “Vorrei aiutare i ragazzi a non lasciare gli studi, qui al Sud l’abbandono scolastico è una piaga. E ogni giovane che smette di studiare è un pezzo di futuro che si perde”.