In settimana, i social network, le radio e le televisioni sono state invase dalle primissime immagini di Pinocchio, film in live action  (ovvero con attori in carne e ossa, a differenza della versione Disney) di Matteo Garrone.

Il film, stando alle poche informazioni a disposizione, sarà una « dark comedy », una commedia dai toni cupi (genere in cui Garrone è un vero maestro) e uscirà nei cinema il giorno di Natale del 2019. Nel cast figurano nomi importanti, uno su tutti quello di Roberto Benigni nel ruolo di Mastro Geppetto, il « creatore » del burattino di legno.
Benigni non è alla prima esperienza con il Pinocchio di Collodi. Aveva già scritto, interpretato e diretto un film con lo stesso nome nel 2002, che però fu un fiasco colossale. Tuttavia, vedere oggi un Benigni sapientemente invecchiato, con la grigia barba incolta e in un ruolo obiettivamente impegnativo, fa ben sperare epr le sorti di questo nuovo progetto.
Insieme a Roberto Benigni, troviamo Gigi Proietti, eclettico attore teatrale, comico, imitatore e uomo dal multiforme talento: per lui, è previsto il ruolo di Mangiafuoco, il proprietario del circo. Sarà un personaggio positivo o un classico « cattivo », come nell’opera Disney? Ricordiamo che nel testo di Collodi, Mangiafuoco non è propriamente un « villain », un cattivo, un antagonsita, ma un uomo burbero e inaspettatamente generoso, regalando a Pinocchio i famosi cinque zecchini d’oro (non prima però di aver cercato di bruciare vivo il povero burattino…). È dunque ancora un’incognita come il personaggio sarà gestito.
Il ruolo del diabolico duo del Gatto e la Volpe è invece assegnato a due attori comici: Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini. 
E la fata Turchina? inizialmente, il ruolo era stato assegnato a Matilda de Angelis, ma poi misteriosamente la stessa attrice ha deciso di ritirarsi dal progetto e attualmente il posto è ancora vacante.
Il film sarà girato interamente in Toscana.

Ecco le parole di Matteo Garrone a proposito della sua produzione:

Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci “inseguiamo” da quando – bambino – disegnavo i miei primi “storyboard”. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure. Anche con Benigni è stato un “inseguimento” iniziato molto tempo fa: l’ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre. Avere finalmente l’opportunità di lavorare insieme è per me un’occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura.

Giovanni Canzanella
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Rédacteur et webmaster de RADICI