Stretta contro la pirateria digitale. Dal 31 marzo, una nuova legge renderà più dura la vita a chi in Italia scarica illegalmente musica a film da Internet.
Per alcuni sarà più facile far rispettare la legalità, per altri si rischia una deriva repressiva. Di certo, da lunedì, chi combatte la pirateria on line avrà un’arma in più. Dal 31 marzo entra infatti in vigore il nuovo regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a tutela del diritto d’autore. Forse non a caso, proprio in concomitanza con il lancio dei nuovi servizi streaming di Sky e Mediaset, che in questo periodo stanno ampliando la propria offerta di contenuti su internet.
La novità è che d’ora in poi non solo l’autorità giudiziaria, ma la stessa Agcom, potrà ordinare ai provider (ossia ai fornitori di servizi come Telecom o Fastweb) la rimozione di contenuti illegali. Con un procedimento rapidissimo che durerà al massimo 35 giorni, accertamenti compresi.
Il nuovo regolamento riguarda ogni “opera digitale” coperta da diritto d’autore: canzoni, fotografie, articoli. E ovviamente anche film. Pellicole e serie tv illegali che oggi è così facile trovare in rete potrebbero subire un brusco ridimensionamento; e in qualche pagina Facebook dedicata ci si imbatte in questi giorni in avvertimenti di questo genere: “Avvisiamo tutti gli appassionati che dal 31 marzo la nostra liberà è finita, quindi godetevi i vostri ultimi momenti più belli con le vostre serie preferite”.
“Vogliono fare tabula rasa e chiuderci tutti”: dice all’HuffPost l’amministratore di Italia-film, tra le decine di siti che ospitano link di film in streaming ma il solo che ha accettato di parlare con noi. “Perché non intervengono sui siti di hosting che ospitano fisicamente il materiale? Sono loro i veri ‘pirati’, quelli che lucrano sul cinema. La verità è che sono siti impossibili da rintracciare e da chiudere, e allora colpiranno noi che facciamo solo i link”.
Per l’avvocato Guido Scorza, esperto di digitale, è verosimile ipotizzare che assisteremo a una fase di transizione in cui trovare film e serie piratati sarà più difficile; ma nel lungo periodo basterà scaricare il software giusto per superare i blocchi. “Oggi basta digitare su Google il titolo di un film per trovarlo in pochi passaggi, domani sarà più complicato. Verrà scoraggiato l’utente pigro e poco abile con il computer. Sarà un forte disincentivo, ma chi vuole davvero continuerà a farlo”.