È dai tempi di Dante che in Italia si consuma il celebre scontro tra il dialetto e l’italiano “puro”.
Dai tempi in cui l’italiano era a malapena una vera “lingua”, fino ai giorni nostri dove il 53,1% delle persone di 18-74 anni parla prevalentemente italiano in famiglia. L’aumento più incisivo è avvenuto dal 1995 al 2012, durante il quale l’utilizzo dell’italiano è aumentato soprattutto nei rapporti con gli estranei con i quali si tende a preferire la lingua “pura”. Incide molto anche il livello d’istruzione: il dialetto è prevalente tra chi ha conseguito la sola licenza elementare, mentre i nostri laureati lo usano solo nell’1,7% dei casi. A parlare italiano in famiglia, sono soprattutto gli italiani del Centro e del Nord-ovest, mentre nel Sud l’utilizzo del dialetto tra le mura di casa è una pratica più ricorrente (44%).