Gli industriali del boom si affidarono alle menti più creative dell’epoca. Il risultato fu il made in Italy, che dalle case di allora finì nelle sale dei musei.
- Il telefono pieghevole Grillo di Marco Zanuso e Richard Sapper(1965).
- Nella seconda parte degli Anni 1960 il design divenne più radicale, come dimostra la poltrona Tubo di Joe Colombo, datata 1969.
- La futuristica lampada da tavolo Equilibrium di Vittorio Gregotti, datata 1967.
- L’architettoGio Ponti (1891-1979) fu anche designer: una sua poltrona, presentata nel 1953, è diventata icona di quegli anni.
- Con il televisore portatile Algol, la radio T5502 detta “Cubo”, di Sapper e Zanuso (1964)
- divenne simbolo della Brionvega.
- Le forchette parlanti di Bruno Munari (1964) non usabili ma così originali da essere oggi (con altri oggetti di queste pagine) al MoMA di New York.
- Nel 1950 la Olivetti lanciò uno dei suoi successi storici: la Lettera 22, macchina per scrivere meccanica portatile, in alluminio.
- La lampada Arco, di Pier Giacomo e Achille Castiglioni: realizzata nel 1962, è tra gli oggetti più copiati ed è ancora in produzione per Flos.
- La sedia Mezzadro dei fratelli Castiglioni, del 1959 era ispirata ai sedili dei trattori.