Secondo le statistiche, sette italiani su dieci avrebbero una conoscenza insufficiente della loro lingua, e non mancano gli studi che li annoverano tra gli europei più incolti nei confronti del proprio idioma. Ma l’impoverimento della lingua italiana è reale? E quali sono gli errori che gli italiani commettono più di frequente?

Gli errori sono davvero tali?
Un errore grammaticale è la trasgressione di una serie di norme che regolano una lingua. Eppure, la lingua è un’entità malleabile, in continua evoluzione, e non di rado è lo stesso errore che ci permette di anticipare verso quale direzione essa stia evolvendo. Questo fu particolarmente evidente nel passaggio tra il latino classico e le lingue volgari. Tra il III e il IV s. a.C., il grammatico latino Marco Valerio Probo fece un elenco degli errori che i suoi studenti commettevano più di frequente: vi troviamo la parola colomna, storpiatura volgare di columna. O ancora, la parola caballum, etimo di cavallo: una parola derivante dal volgare, ma che con il tempo superò nell’uso l’equus latino. Quale disappunto avrebbe provato il minuzioso insegnante se avesse saputo che gli errori dei suoi studenti sarebbero finiti per diventare la norma!

Francesca Vinciguerra
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Née en 1991 à Lanciano, Francesca Vinciguerra a récemment obtenu son diplôme en littératures française et européenne dans les universités de Turin et de Chambéry, avec un mémoire en littérature post-coloniale française. Depuis septembre 2016, elle vit à Toulouse, ville où elle a entrepris une collaboration avec la revue RADICI et a terminé un service civique avec l’association de musique baroque Ensemble baroque de Toulouse.