Tristemente nota col nome di “Torre della Fame”, fu resa celebre da Dante Alighieri nel XXXIII canto dell’Inferno. Siamo nel 1288, e qui il conte Ugolino della Gherardesca venne rinchiuso insieme ai propri figli dal suo avversario, l’arcivescovo Ruggieri, fino a morire di fame e di inedia assieme alla sua progenie. La torre, accorpata al Palazzo dell’Orologio di Pisa, è oggi diventata un museo che guida il visitatore attraverso tetri corridoi e strette scale a spirale, con una serie di pannelli illustrativi che ripercorrono la storia dell’edificio e la figura dello sfortunato Ugolino attraverso la letteratura e la pittura, a cavallo tra mito e storia. La torre era in precedenza nota come Torre della Muda, poiché vi si tenevano rinchiuse le aquile (simbolo di Pisa) durante il periodo della muta delle piume.
La torre del conte Ugolino apre al pubblico a Pisa
