Almeno 350mila le donne discriminate a causa della maternità. È il risultato dell’Osservatorio Mobbing. La situazione peggiora ancora, quando sono in cerca di lavoro. In questo caso le donne col pancione diventano invisibili. Eppure la storia di Martina va controcorrente. I titolari di un’azienda di web design di Padova hanno scelto di assumerla al 9° mese di gravidanza. “Mi ricordo che cosa hanno fatto a mia moglie, licenziata mentre era incinta” ha spiegato il titolare. “Ho scelto di investire su Martina, la maternità non può essere una condanna”. L’esempio, sicuramente da elogiare, è purtroppo raro. Si calcola, infatti, che 4 madri su 10 vengano costrette alle dimissioni per effetto di “mobbing post partum”, ovvero ritorsioni e vessazioni da parte di colleghi e superiori, spesso non denunciate.
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