È quello dell’azzardo. Ogni anno, in Italia, attraverso le concessionarie, lo Stato raccoglie oltre 110 miliardi di euro dal gioco d’azzardo legale. Fra slot machine, Gratta e Vinci, Enalotto, Superenalotto, scommesse sulle corse di cavalli e sportive in generale, e chi più ne ha più ne metta, ogni anno gli italiani giocano in media più di 1.800 euro a testa.
Era il 21 gennaio del 1951, un po’ più di 70 anni fa, quando veniva proposta agli italiani la prima schedina del Totocalcio a 13 risultati. L’irrisorio anniversario di un’illusoria promessa di ricchezza, ci permette però di parlare di un fenomeno molto italiano anche se comune a tutta l’umanità: il gioco d’azzardo.
Il saggio poeta russo Dostoevskij ha già scritto tutto ciò che è fondamentale conoscere su questa malattia della psiche, descrivendone i sintomi e le conseguenze con una maestria inimitabile nel suo romanzo Il giocatore, che vi invito a leggere.