Il 10% degli italiani possiede metà della ricchezza nazionale, il 90% si divide quel che resta. La prima inchiesta sulla disuguaglianza: come vive chi può spendere 10.000 euro al giorno, come sopravvive chi ne guadagna 1000 al mese. Oggi c’è persino più prosperità rispetto agli anni del boom economico, anche a livello internazionale ma il debito è di tutti, i soldi di pochi. Il libro di Nunzia PENELOPE “Ricchi e poveri” da cui è tratto questo articolo è illuminante sul soggetto…
Nunzia Penelope torna in libreria con Ricchi e poveri (Ponte alle Grazie, 265 pagine, 13,50 euro): la prima inchiesta sulla diseguaglianza in Italia. Come vive chi può spendere 10 mila euro al giorno? E come sopravvive chi ne guadagna 1.000 al mese? Ne esce un Paese in cui convivono chi colleziona case e chi vive in camper, chi fa shopping col jet privato e chi non riesce a fare la spesa. Se la ricchezza italiana fosse una montagna, sarebbe alta quanto il K2, mentre il debito pubblico, al confronto, risulterebbe come il monte Pisanino nelle Alpi Apuane: 8611 metri contro poco meno di 2000. La ricchezza di cui stiamo parlando costituisce il tesoro privato degli italiani, tra denaro contante, case, azioni e titoli, per un totale di 8640 miliardi di euro netti, cioè oltre quattro volte il debito, con i suoi 1972 miliardi registrati ad agosto 2012.