Oltre a siti archeologici e beni artistici, l’Unesco tutela il Patrimonio culturale immateriale. L’Italia è rappresentata da 12 antiche tradizioni.
Piramidi, borghi medievali, templi antichi e aree archeologiche, centri storici e paesaggi, opere d’arte, cattedrali e monasteri… Dal 1972 l’Unesco ha cominciato a tutelare come Patrimonio mondiale dell’umanità molte meraviglie del passato: a oggi sono 1.112, tra beni culturali e luoghi d’arte (l’Italia, con 55 siti, guida la classifica ex aequo con la Cina). È un “bollino” ambito perché garantisce visibilità, promozione, investimenti e molti turisti.
Dal 2003 esiste però anche un’altra lista, meno conosciuta: comprende lingue parlate da una manciata di persone, arti e mestieri secolari che rischiano di scomparire a causa di mutamenti sociali ed economici, travolti dalla spinta all’omologazione globale, feste, pali e processioni dalle radici medievali: sono i 549 elementi del Patrimonio culturale immateriale.