Zerocalcare è tra i più famosi autori italiani di fumetti di oggi. In Italia ha già pubblicato una decina di albi e molti sono stati tradotti ed esportati in Francia. Partiamo alla scoperta della sua opera.
Ha venduto più di un milione di libri, ma non è un romanziere. La sua serie tv, Strappare lungo i bordi (À découper suivant les pointillés), è diventata cult su Netflix: ma non è un regista. I suoi fan, per incontrarlo, si svegliano all’alba e affrontano lunghe code all’addiaccio, ma non è neppure una rockstar.
È il re della graphic novel: Michele Rech, romano, 38 anni. Più noto col nome d’arte di Zerocalcare: un soprannome ispirato dalla pubblicità di un additivo per ferri da stiro, che lui stava ascoltando mentre partecipava, via Internet, a un forum sulle biotecnologie. Oggi Zerocalcare, da disegnatore della controcultura dei centri sociali [lieux autogérés de contreculture, ndr], è diventato un fenomeno di massa: i suoi 13 libri (l’ultimo è Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia) sono stati stampati su scala globale, dagli Usa alla Francia, fino a Spagna, Norvegia, Germania, Brasile, Grecia, Giappone.